RAPPORTI ECONOMICI BILATERALI ITALIA-ARGENTINA
Interscambio commerciale
Nel 2020, l’interscambio è stato pari a 1,6 miliardi di euro (-13,7% rispetto al 2019), con esportazioni di 757 milioni (-14%) e importazioni di 855 milioni (-13,5%). Il saldo commerciale è stato negativo per 97 milioni (l’Italia ha rappresentato il 7° fornitore e il 18° cliente dell’Argentina a livello globale).
L’Argentina è il 6° mercato di destinazione dell’export Italiano nel continente americano. La quota di mercato del nostro export ammonta al 2,5% ed è inferiore a quella tedesca (4,6%) e superiore a quella spagnola (2,1%), francese (1,8%) e britannica (1,1%).
Le voci principali delle nostre esportazioni sono macchinari, prodotti farmaceutici, apparecchi elettrici, prodotti chimici e materie plastiche mentre voci principali delle nostre importazioni sono prodotti agricoli e oli e grassi vegetali e animali.
Investimenti italiani in Argentina
I forti rapporti bilaterali fra Italia e Argentina, fondati in primo luogo sulla fortissima comunità italiana presente nel Paese (si calcola che circa metà degli Argentini abbia per lo meno un antenato italiano), sono stretti anche dal grande numero di imprese italiane che ivi operano, con una storia – strettamente legata a quella dell’emigrazione italiana – spesso centenaria (è il caso degli investimenti di FIAT, Pirelli, Silvateam, Fratelli Branca, tutti risalenti a circa un secolo fa).
Attualmente sono oltre 250 le aziende italiane presenti nel Paese, di cui 110 attive nel settore manifatturiero, che impiegano più di 50.000 lavoratori (stime della Camera di Commercio italo-argentina), mentre, secondo stime ICE, il fatturato annuo delle imprese argentine con capitale italiano è pari a circa 11 miliardi di euro (9,2 miliardi di euro il fatturato delle imprese estere partecipate da imprese italiane in Argentina e 2 miliardi di euro quello delle imprese italiane partecipate da imprese estere nel paese).
Tra le principali figurano alcuni dei più importanti gruppi industriali italiani nei settori automotive (FIAT-FCA, Iveco, Pirelli), energia (Enel, Camuzzi Gas), edilizia, infrastrutture e Oil&Gas (Techint, Ghella, Webuild/Salini Impregilo, Trevi, Mapei, Saipem), settore alimentare ed agricolo (Ferrero, Fratelli Branca, Campari, Arneg e Arag), assicurazioni (Generali) e spazio (Telespazio collabora al progetto di cooperazione satellitare Italia-Argentina Siasge che ha portato alla creazione di una costellazione di 6 satelliti – 4 italiani e 2 argentini – per il rilevamento di dati climatici e in particolare sulla presenza di acqua in tutto il mondo).
Accanto ad essi, numerose sono le PMI italiane che operano nei settori più diversi, dalla meccanica ai veicoli, dall’energia, alle infrastrutture, dalle telecomunicazioni all’industria della salute, dai trasporti all’agroalimentare, dal software alla cosmetica.
Da segnalare che, pur in un momento di difficoltà mondiale come quello in corso, segnato dalla pandemia, sono diversi i casi di imprese italiane che stanno portando avanti progetti di investimento, in particolare nel settore delle rinnovabili, come Tozzi Green, che nel novembre 2020 ha avviato la costruzione di un impianto fotovoltaico a Catamarca da 30 milioni di euro, o Silvateam (impresa attiva nel settore del tannino che nel dicembre 2020 ha inaugurato una centrale a biomassa nel Chaco – un investimento da 20 milioni di euro, uno dei maggiori in questo settore nel Paese).
Da segnalare infine il progetto di Faam, del gruppo Seri, produttore di batterie, che ha lanciato un’importante ed innovativo progetto, in partnership con la provincia di Jujuy, per mettere a valore il litio ivi estratto, costruendo a Jujuy un impianto per la produzione di batterie al litio.
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