Messaggio dal Consolato Generale d’Italia in Buenos Aires: “Anniversario affondamento”.
Carissimi,
l’8 febbraio 1944, al largo dell’isola di Creta, affondava, dopo essere stata silurata da un sommergibile britannico, la motonave “Petrella”, portandosi con se’ i 2670 militari italiani che, ridotti in prigionia dai tedeschi, erano diretti ai campi di prigionia nazisti nel continente.
Pochi giorni dopo, il 12 febbraio, il piroscafo “Oria”, anch’esso stracarico all’inverosimile di prigionieri di guerra del Dodecanneso, affondo’ a causa delle avverse condimeteo ma anche a causa della rotta lungocosta scelta dal Comandante per evitare la medesima fine del Petrella: in questo caso, perirono 4107 prigionieri italiani su un totale di 4115.
La tragedia dell’Oria e’ considerata la peggiore di sempre della storia del Mediterraneo, ma e’ pressoche’ sconosciuta in Italia: pensate che il notissimo naufragio del Titanic costo’ la vita a “solo” circa 1500 persone.
All’Oria ed il Petrella, si aggiungono altri affondamenti, quasi tutte di navi civili sequestrate dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 (Donizetti, Ardena, Sinfra, Amalia, AA Kal 89, C.SA 38, Alma, Leda, Sifnos, Tanais, Palma) che provocarono la morte di 14.498 soldati italiani, tutti da allora considerati “dispersi in guerra” in quanto mancavano documentazioni e le liste d’imbarco.
3 anni fa’, per pura casualita’, e’ stata ritrovata la lista d’imbarco del piroscafo Oria e si e’ costituita una Associazione detta “Rete dei dispersi del naufragio del piroscafo Oria” con l’obiettivo di rintracciare le famiglie dei dispersi (www.piroscafooria.it).
Si prega di dare cortese diffusione.
Un sentito ringraziamento.
Gianluca Guerriero
Console d’Italia
Reconquista 572, 1003
BUENOS AIRES